“Gioco corretto”, cioè comportamento rispettoso delle regole, che garantisce le stesse opportunità ai diversi contendenti, nello sport, nella politica e nei rapporti umani e sociali.
Abbiamo selezionato 5 esempi rappresentativi nel mondo sportivo.
1. Johnson e Aesir Alan Taif
Campionato di calcio saudita 2013, inizio del secondo tempo. Pronto alla rimessa da fondo c’è il portiere Aesir Alan Taif che poco prima di calciare si rende conto di avere una scarpa sciolta. Indeciso sul da farsi perde qualche attimo. Questo perché un portiere per allacciarsi le scarpe deve lasciare il pallone, togliere i guanti e procedere. Si avvicina intanto l´attaccante dell’Al Attihad Johnosn, squadra avversaria, che accorgendosi della piccola necessità dell’avversario, si china ai suoi piedi allacciando le scarpe al portiere che aspetta con la palla sotto braccio. I due si stringono la mano, ma nel frattempo i sei secondi disponibili da regolamento per rimettere la palla in campo, scadono, e l’arbitro con il cuore di pietra decreta il calcio di punizione contro il portiere reo a suo dire di aver perso tempo. Lo sconcerto del momento viene risolto dalla squadra dell’Al Attihad che anziché battere la punizione, scaglia il pallone fuori dal campo. Applausi da tutto lo stadio…
2. Grigor Dimitrov e Kyle Edmund
Tennis, ATP Brisbane 2018. Durante la partita Edmund accusa un infortunio alla caviglia. Stramazza al suolo in preda al dolore, da lontano è difficile capire cosa sia successo con esattezza e il bulgaro Dimitrov, preoccupato per il suo avversario, salta la rete del campo e corre a soccorrere Kyle ancora a terra. Giunto sul posto, sinceratosi delle condizioni dolorose, ma non eccessivamente gravi, Grigor Dimitrov prese sotto braccio Edmund accompagnandolo fuori dal campo. Il gesto “normale” è stato reso eccezionale dalla velocità, preoccupazione, premura con cui Grigor si sia scagliato sull’avversario caduto al suolo. Per diventare campioni, non bastano solo i colpi…
3. Nikki Hamblin e Abbey D’Agostino
Atletica leggera Rio 2016, 5000 metri femminili: la gara è quasi al termine, il gruppo accelera per il rush finale, ma nella concitazione le ragazze si trovano in una piccola mischia che frena bruscamente. La neozelandese Hamblin cade rovinosamente e accanto a lei, l’americana D’Agostino mette un piede in fallo a causa della confusione sulla pista e gira malamente il ginocchio. Nonostante questo, Abbey aiuta Nikki a rialzarsi e riprendono zoppicando la corsa anche se le speranze di un buon piazzamento sono ormai svanite. L’infortunio al ginocchio di D’Agostino è però grave e la ragazza cade due volte a terra. Adesso è Hamblin a fermarsi e a sollevare la rivale tagliando insieme il traguardo. Per il fair-play, il Cio ha deciso di ‘allargare’ il numero di partecipanti alla finale, inserendo nella start list anche i nomi delle due runner per il comportamento tenuto durante le batterie.
4. Matthew Rees e David Wyeth
Maratona di Londra 2017, David Wyeth maratoneta esperto, ma alla prima apparizione in quella competizione, a poche centinaia di metri dall’arrivo, rimane vittima di crampi, dovuti alla disidratazione in stadio avanzatissimo. Ormai sul punto di perdere i sensi, la sua andatura incerta a dir poco, richiamò l’attenzione di Matthew Rees, altro partecipante alla corsa che ignorando il suo personale risultato decise di fermarsi ad aiutare David ormai sul punto di cedere. Cingendolo tra le braccia gli sussurrò di non preoccuparsi perché avrebbe avuto il suo sostegno fino alla linea del traguardo, linea che David riuscì così a superare sulle sue gambe. Il protagonista di questa storia dichiarò che mai avrebbe immaginato tanto clamore per un gesto da lui ritenuto normale. In realtà diventò il simbolo di quella edizione…
5. Amil Gasimov e Stsiapan Papou
Giochi europei di Baku 2015, la disciplina è il Sambo. Il bielorusso Papou vince l’incontro con Gasimov grazie ad una mossa finale che lo vede completamente avvinghiato all’avversario portato al cedimento per la torsione del piede. Purtroppo Gasimov rimane infortunato a causa dell’ultimo prolungato contatto e a fine incontro riesce a malapena a guadagnare il centro del tappeto per i saluti. E’ qui che succede l’imponderabile: Papou si carica sulle spalle l’avversario, accompagnandolo direttamente negli spogliatoi tra gli applausi del pubblico di Baku.